La mia casa era sul porto e i miei sogni in riva al mare,
diventavo marinaio, ero pronto per partire.
Sulla rotta di Cristoforo Colombo io volevo andare via,
per scoprire un nuovo mondo, ai confini del mio mare,
e scordare casa mia.
Fu una sera di Gennaio che mio padre mi portò,
su una barca senza vela, che sapeva dove andare,
a gettare la mia rete dietro un faro e mi disse:
"Figlio mio, questa rete è la tua vita,
manda a fondo tutti i sogni, come un giorno ho fatto io".
Ogni sera torno a casa con il sale sulla pelle,
ma negli occhi e nel mio cuore ho le stelle,
che potrebbero guidare la mia nave in mare aperto,
mentre invece qui nel porto, io comincio ad invecchiare.
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Ogni sera all'osteria, io racconto al mio bicchiere
di tempeste che ho incontrato, quando il cielo incontra il mare,
e una notte senza stelle ho visto Dio, dentro nuvole leggere,
era ad Ovest di Tahiti, anche lui è un marinaio,
e a vederlo fa piacere.
Ogni giorno c'è chi parte verso isole lontane,
ma la gente, qui nel porto, è sempre uguale,
ogni sera guarda il mare e non ha niente da dire,
a pensarci, sembra quasi che lo voglia ringraziare.